Per un giovane ragazzo del Congo, la squadra di calcio dell’isola di Lesbo è un sogno diventato realtà

Ci sono ancora dodici minuti da giocare e il risultato è di uno a uno su di un campo da calcio nell’isola greca di Santorini. Il Panthiraikos FC ha il vantaggio di giocare tra le mura amiche, ma tutti gli occhi sono puntati su Francis Kalombo, giocatore da poco in forza per
i rivali giunti dall’isola di Lesbo.

di Anthi Pazianou, ed. Boris Cheshirkov | 29 Maggio 2019

Mancano dodici minuti alla fine della partita e il risultato è inchiodato sull’uno a uno su di un terreno di gioco nell’isola greca di Santorini. Il Panthiraikos FC ha il vantaggio di giocare in casa, ma lo sguardo di tutti è rivolto a Francis Kalombo, giocatore che ha appena firmato per gli avversari giunti fin lì dall’isola di Lesbo. Il giocatore dell’Aiolikos FC ha sognato questo momento fin da quando era un ragazzino, dall’altra parte del mondo. Adesso il giovane nato in Congo di anni ne ha quindici, guarda la porta, si tocca il petto con il dita mentre fa il suo ingresso in campo dalla panchina. Per Francis, è il primo assaggio con il calcio professionistico. Qualche attimo dopo, si lancia in uno sprint, controlla il pallone e serve un assist per il tiro vincente. 

“Ho cominciato a giocare a calcio a quattro anni”, racconta Francis. Due anni prima, la sua famiglia era fuggita in Sud Africa per sfuggire alla sanguinaria guerra civile del Congo. “Il regime [della Repubblica Democratica del Congo] dava la caccia a mio padre”, spiega Francis, “ma anche in Sud Africa non eravamo i benvenuti, perché stranieri”.

Ha continuato a spostarsi con suo padre e suo fratello, lasciando la madre e il resto della famiglia per paura che il viaggio fosse troppo faticoso, con la speranza di ritrovarsi un giorno in un posto sicuro. I tre hanno viaggiato prima nel Sud-Est asiatico e poi in Turchia. Dopo anni di fatica per ricominciare la propria vita, sono riusciti ad arrivare a Lesbo grazie a dei contrabbandieri. In una notte di novembre 2017, i contrabbandieri li hanno stipati insieme ad altri sessanta migranti su di un piccolo gommone e li hanno spediti nel Mar Egeo, passando per un canale che negli ultimi anni ha causato la morte di centinaia di rifugiati.

Per tutta la sua infanzia, ovunque si trovasse, Francis ha giocato a calcio. Al centro di accoglienza di Moria, dove ha trascorso i suoi primi mesi dopo essere giunto a Lesbo, Francis è entrato nelle fila del Cosmos FC, una squadra amatoriale composta da richiedenti asilo e rifugiati capace di far parlare di sé dopo aver sconfitto le squadre locali in partite amichevoli.

Cosmos, “mondo” in lingua greca, è un club fondato nel settembre 2016 dall’ex calciatore ormai in pensione George Patlakas, con lo scopo di aiutare i richiedenti asilo a sollevarli dal pensiero delle condizioni di sovraffollamento del centro di Moria ed alleviando così le pressioni legate all’esito della loro richiesta di asilo.

“Il calcio li aiuta a fuggire dalla quotidianità del centro, possono mantenersi in forma e sentirsi creativi”, afferma Patlakas.

Per Francis, che dà una mano a Patlakas con la sua squadra, il Cosmos e il suo fondatore lo hanno aiutato a cambiare il proprio destino. “Il Cosmos Football Club era lì per me”, racconta Francis. “Tutta la squadra e George Patlakas mi hanno aiutato a far diventare realtà il mio sogno”, aggiunge. E poi ricorda che le persone continuavano a sottolineare il suo talento e a dirgli che si distingueva tra i suoi compagni di squadra.

Il suo estro non è sfuggito al presidente dell’Aiolikos FC Stavros Gripiotis lo scorso agosto, quando ha visto Francis in campo per il Cosmos. Ma ci sarebbero voluti mesi di ostacoli burocratici prima che Francis potesse firmare per la nuova squadra. In ultimo, nel marzo 2019, il governo greco ha varato degli emendamenti aprendo così la strada a richiedenti asilo e rifugiati per giocare tra i professionisti. Francis è stato il primo a beneficiarne, ottenendo una carta d’identità rilasciata dallo Stato che gli ha permesso di debuttare tra i professionisti con la maglia dell’Aiolikos, nel mese di marzo, a Santorini.

“Fin da bambino, il mio sogno più grande era quello di diventare un giocatore di calcio professionista”, racconta Francis. Ora è un professionista in Europa e molti dei suoi ex compagni di squadra al Cosmos FC sperano di seguire le sue orme.

Le cose belle si fanno sempre un po’ attendere … Come un gol al novantesimo

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